Trollius

Trollius L., 1753 è un genere di piante spermatofite dicotiledoni, erbacee e perenni, appartenenti alla famiglia delle Ranunculaceae.
Il nome del genere deriva dal tedesco antico “troll” che vuol dire globoso, in riferimento alle forme tipiche dei fiori di questa specie. Tale denominazione veniva usata già nel XVI secolo. È il naturalista svizzero Conrad Gessner che ci parla nei suoi scritti di questo fiore probabilmente conosciuto durante la sua ascensione al Monte Pilatus (nel 1555) nei pressi di Lucerna. Infatti da quelle parti il fiore più importante del genere (Botton d’oro) era chiamato volgarmente “Troll Blume”. Ma un’altra fonte fa derivare il nome sempre dal vocabolo “troll” che è anche proprio della lingua svedese e indica una divinità nordica maligna alludendo probabilmente alla velenosità delle piante di questo genere. Comunque la prima descrizione scientifica del genere l’abbiamo da Linneo che nel 1753 la inserì nei suoi scritti.
La forma biologica della pianta è emicriptofita scaposa (H scap): ossia è una pianta perennante per mezzo di gemme situate a livello del suolo (emicriptofita); l’asse fiorale è allungato con poche foglie (scaposo).
Radici secondarie da rizoma. Sono fibrose ed ispessite.
Il fusto eretto e semplice nasce dal breve rizoma.
Foglie basali: sono a disposizione alterna, lungamente picciolate e palmatifide (incise in più lobi).
Foglie cauline: sono sessili, più piccole e meno incise delle basali.
I fiori sono solitamente solitari e alla fine del fusto. Il colore va dal giallo all’arancio, ma possono arrivare fino al porporino, o al lillacino o al biancastro. Sono inoltre ermafroditi, attinomorfi, dialitepali, e lungamente peduncolati.
Calice: il numero dei sepali va da 5 a 20 e sono di tipo petaloideo. In genere si sovrappongono l’un l’altro embricatamente. In alcune specie s’incurvano verso il centro del fiore come per proteggere la parte interna.
Corolla: anche i petali sono numerosi, ma piccoli e stretti. Sono nettariferi.
Androceo: molto numerosi sono gli stami disposti a spirale. Le antere sono lineari erette ed allungate con deiscenza laterale.
Gineceo: i carpelli normalmente sono cinque e sono sessili. Ciascuno di essi contiene numerosi ovuli che a maturità si trasformano in semi trigoni. Lo stilo è breve ma appuntito e persiste nel frutto.
Il frutto è un aggregato (capolino) di follicoli deiscenti. All’interno di questi ultimi troviamo in duplice rango i semi.
Il genere è diffuso soprattutto in America del Nord e in Asia, nelle regioni fredde e temperate. In Europa l’unica specie (Trollius europaeus) si trova al nord a basse quote o al sud in zone montane. La maggiore diversità, il genere Trollius, lo presenta nell’Asia.