Crocus

Crocus L. 1753) è un genere di piante spermatofite monocotiledoni bulbose appartenenti alla famiglia delle Iridaceae.
Sono piante erbacee perenni dal fiore a forma di coppa.
La famiglia delle Iridaceae comprende un gruppo abbastanza omogeneo di piante con un’ottantina di generi e circa 1000-1500 specie (il numero dipende dalle varie classificazioni), mentre il genere Crocus comprende circa 80 specie di cui una trentina sono coltivate e 15 sono presenti nella flora spontanea italiana.
Questo fiore è mortale se ingerito, e provoca forte mal di testa se annusato.
Il genere Crocus presenta una estrema variabilità citologica (morfologia e struttura interna delle cellule) a causa dell’alto numero di cromosomi (poliploidia). Studi recenti hanno dimostrato che i numeri cromosomici di questo genere variano da 2n = 6 fino a 2n = 30. Questo comporta un alto grado di segregazione di specie locali (gruppi di individui isolati geograficamente possono evolvere rapidamente in forme più o meno diverse) determinando, di conseguenza, molti problemi di sistematizzazione e classificazione.
Al 2010, non si è ancora giunti ad una sistematica soddisfacente di questo genere. Alcuni autori hanno proposto una classificazione in chiave analitica basata sul periodo di fioritura: primaverile e autunnale. Tuttavia, questo criterio può dar luogo ad equivoci in quanto alcune specie fioriscono con continuità da settembre ad aprile; altre, specialmente quelle autunnali, emettono le foglie in tempi anche molto diversi (Crocus speciosum, ad esempio, fiorisce in autunno, ma le foglie nascono in primavera). Un altro criterio di discriminazione potrebbe essere il colore del perigonio che generalmente se non è giallo, è blu (e viceversa), ma anche questo carattere non è esente da variabilità a volte notevoli.
Ad un primo sguardo si può confondere il genere Crocus con il genere Colchicum, che ha un alto grado di tossicità e che tra l’altro appartiene anche ad un’altra famiglia: Liliaceae. Le differenze sostanziali sono anche quelle tra le due famiglie: ossia il Colchicum ha 6 stami e l’ovario è supero.
Il nome del genere (Crocus) deriva dal greco Kròkos (c’è un esplicito riferimento a questo fiore nell’Iliade di Omero – Libro XIV, versetto 347) che significa “filo di tessuto” e si riferisce ai lunghi stigmi ben visibili nella specie più conosciuta (e coltivata) di questo genere (Crocus sativus). La prima documentazione dell’uso di questo nome lo abbiamo da Teofrasto di Efeso (Efeso, 371 a.C. – Atene, 287 a.C.), filosofo e botanico greco antico nonché discepolo di Aristotele.
Altri testi traducono questo vocabolo (krokos) direttamente con “zafferano”, ma in realtà quest’ultima voce dovrebbe derivare dall’arabo Zaafran.
Il nome scientifico di questo genere è stato definito nel 1753 dal biologo e scrittore svedese, considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi, Carl von Linné (Rashult, 23 maggio 1707 – Uppsala, 10 gennaio 1778).