Lathraea

Lathraea L. 1753 è un genere di piante parassite spermatofite dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Orobanchaceae.
Il nome del genere deriva dalla parola greca “lathra” (= non visibile, nascosto) in quanto la maggior parte della pianta delle specie di questo genere è “nascosta” sotto terra.
Il nome scientifico del genere è stato proposto da Carl von Linné (1707 – 1778) biologo e scrittore svedese, considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi, nella pubblicazione “Species Plantarum – 2: 605. 1753” del 1753.
L’altezza di queste piante varia da pochi centimetri al massimo a 50 cm. La forma biologica è geofite rizomatose (G rhiz), ossia sono piante perenni prive di clorofilla che portano le gemme in posizione sotterranea; durante la stagione avversa non presentano organi aerei e le gemme si trovano in organi sotterranei come bulbi, tuberi e rizomi, fusti sotterranei dai quali, ogni anno, si dipartono radici e fusti aerei. Queste piante sono parassite assolute (senza clorofilla) e quindi hanno bisogno di “appoggiarsi” ad altri organismi per sopravvivere.
Le radici sono dei rizomi ramosi e ingrossati. Sono provvisti di austori squamosi.
La parte aerea del fusto è cilindrica a consistenza molle; in alcune specie è assente (ossia è interamente sotterraneo).
Le foglie (se presenti) sono ridotte a delle squame (a volte reniformi).
Le infiorescenze sono dei racemi lineari e compatti formati da fiori peduncolati e disposti unilateralmente. Tra i fiori sono presenti delle brattee. Nelle specie con fusto sotterraneo i fiori apparentemente sembrano inseriti sul rizoma e formano un corimbo.
I fiori sono ermafroditi, zigomorfi e tetraciclici (con i quattro verticilli fondamentali delle Angiosperme: calice – corolla – androceo – gineceo); sono inoltre tetrameri (ogni verticillo ha quattro elementi).
Formula fiorale: per questa pianta viene indicata la seguente formula fiorale: X, K (4), [C (4), A 2+2], G (2), (supero), capsula.
Il calice (gamosepalo) ha una forma campanulata con 4 denti; la forma dei denti è ovale; la superficie è irsuta o glabra.
La corolla (simpetala) ha una forma tubulosa-bilabiata con un rigonfiamento basale; la superficie è glabra; il colore della corolla è roseo-carnicino o violaceo.
Gli stami dell’androceo sono quattro didinami (due lunghi e due corti); sono inseriti a 2/3 del tubo corollino. Le antere sono pelose, con due logge e sono appena sporgenti. Le sacche polliniche hanno l’estremità inferiore a forma di freccia.
Gineceo: i carpelli del gineceo sono due e formano un ovario supero biloculare (derivato dai due carpelli iniziali). Lo stilo è unico lievemente più lungo degli stami ed è inserito all’apice dell’ovario; lo stimma è bifido.
I frutti sono delle capsule deiscenti subsferiche o ovoidali, conico-rostrate. Contengono diversi piccoli semi.
L’impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama).
La fecondazione avviene fondamentalmente tramite l’impollinazione dei fiori.
I semi cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).
Il genere Lathraea è distribuito in Europa (dall’Inghilterra alla Sicilia e dalla Spagna alla Russia) e in Asia. L’Habitat è quello tipico dei sottoboschi ombrosi e umidi dal livello del mare fino a quote medie. Le latifoglie arboree preferite da queste parassite sono: Olmo, Acero e Fagaceae; ma anche piante cespugliose in zone ombrose.