Persicaria

Persicaria Mill., 1754 è un genere di piante spermatofite dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Polygonaceae, dall’aspetto di piccole erbacee annuali o perenni, aromatiche e dalla tipica infiorescenza a spiga.
Il nome (Persicaria) deriva dal fatto che le foglie di alcune specie di questo genere sono molto simili a quelle del pesco.
Radici secondarie da rizoma, o da stolone.
Il fusto normalmente è diviso in due parti: quella sotterranea è un rizoma, a volte contorto e squamoso; quella superiore è eretto o prostrato, a sezione cilindrica, pubescente o glabro, più o meno ramoso e provvisto di nodi. La parte più caratteristica è data dalla presenza di particolari stipole membranose con bordi cigliati o sfrangiati, cilindriche e inguainanti il fusto stesso chiamate ocree di colore rossastro, marrone o anche trasparenti.
Le foglie sono normalmente decidue, hanno la forma lanceolata più o meno stretta o allargata. Quelle basali sono più larghe e grandi e normalmente sono picciolate; quelle cauline sono più strette e più piccole e sono sub-sessili. Quasi tutte sono penninervie.
L’infiorescenza tipica è una spiga peduncolata composta da diverse decine di fiori regolari. La posizione dell’infiorescenza può essere all’ascella delle foglie o terminale. In alcune specie nella parte inferiore sono presenti dei bulbilli (Persicaria vivipara). I bulbilli, cadendo a terra, hanno lo scopo di facilitare la perpetuazione della pianta.
La struttura dei fiori delle piante di questo genere è diversa dal “classico” fiore delle Angiorsperme in quanto il calice e la corolla non sono ben differenziati; abbiamo quindi un perigonio con diversi tepali (e non un perianzio con un calice e i suoi sepali e una corolla con i suoi petali). Questa “diversità” non sempre è chiara e ben definita, o accettata dai vari botanici, per cui in alcuni casi strutture di questo tipo si definiscono come “perianzio corollino con tepali” oppure “perianzio aciclico”.
I fiori sono ermafroditi (in alcune specie sono unisessili: Persicaria amphibia o Persicaria hydropiperoides), attinomorfi e pentameri. Possono inoltre essere pedicellati oppure sessili.
Formula fiorale: .* P 4-5, A 4-8, G 2-3
Perigonio: il perigonio è formato da 4-5 tepali. In genere questi sono connati alla base. Il colore di questa parte del fiore può essere bianco, bianco-verdastro, rosato, rosso o viola, ma anche giallastro.
Androceo: gli stami variano (da 4 a 8); mediamente sono dei lunghi filamenti connati alla base. Le antere sono ellittiche-ovali di vari colori (gialle, rosse o rosa).
Gineceo: gli stili sono 2 – 3, eretti, connati alla base ma liberi nella parte superiore, su un ovario supero sincarpico formato da tre carpelli.
I frutti sono degli acheni racchiusi nel perigonio che in genere è persistente. Il loro colore è quasi sempre marrone scuro; non sono alati, ed hanno una forma discoide biconvessa o sferoidale. A volte sono trigoni.
Le piante di questo genere sono diffuse in tutta Italia a tutte le quote (basse – medie) e frequentano gli habitat più diversi.