Stellaria

Il centocchio (nome scientifico Stellaria L. 1753) è un genere di piccole piante Spermatofite Dicotiledoni erbacee perenni dal tipico fiore a stella, appartenenti alla famiglia delle Caryophyllaceae.
Sia il genere (Stellaria) che la famiglia (Caryophyllaceae) sono abbastanza vasti: la seconda comprende una settantina di generi, il primo un centinaio e più di specie (alcune classificazioni ne elencano fino a 200) di cui una decina appartenenti alla flora d’Italia.
La maggior parte delle specie di questo genere sono spontanee nelle nostre zone boschive dove formano graziosi cuscinetti dai vivaci fiori. Ma sono anche specie infestanti che si sviluppano in modo rapidissimo con una ricca produzione di semi (ad esempio la Stellaria media chiamata volgarmente “erba paperina” o “gallinella”).
Il genere Stellaria appartiene alla sottofamiglia delle Alsinoideae i cui fiori sono caratterizzati dall’avere il calice dialisepalo.
I caratteri distintivi delle varie specie di questo genere sono concentrati soprattutto sul rapporto dimensionale tra sepali e petali: i petali a seconda della specie possono essere più corti o uguali o più lunghi dei sepali. Altre distinzioni si possono trovare nella forma delle foglie (lanceolate strette o molto allargate fino ad ovali). Anche il numero degli stami (a volte) è distintivo per alcune specie.
All’interno del genere si possono individuare delle classificazioni (o raggruppamenti) infragenerici come ad esempio (per la flora italiana) il gruppo di Stellaria Media comprendente tre specie (S. media, S. neglecta e S. pallida) oppure il Stellaria longipes group. Mentre altre specie sono migrate in generi diversi (Stellaria jamesiana in Pseudostellaria e Stellaria aquatica in Myosoton). Questi fatti ed altre considerazioni potrebbero giustificare ulteriori studi filogenetici per chiarire meglio i vari rapporti delle specie all’interno del genere.
Il nome del genere (Stellaria) è di origine latina e fa riferimento alla forma stellata del fiore.
La forma biologica prevalente di questo genere è emicriptofita scaposa (H scap): sono piante perennanti per mezzo di gemme situate sul terreno e con asse fiorale allungato e con poche foglie.
Le radici sono secondarie da rizoma.
I fusti sono prostrati – ascendenti o anche eretti, poco ramosi e non molto fogliosi; sono inoltre caratterizzati dall’avere nodi ben evidenti. La sezione è circolare o a volte tetragona.
Le foglie sono sempre a disposizione opposta, di forma più o meno lanceolata (sessili oppure picciolate) e intere.
L’infiorescenza normalmente è unica per ogni peduncolo; ma una pianta può avere anche diverse decine di fiori. In altre specie si possono avere infiorescenze ascellari o a corimbo.
I fiori sono pentameri, pentaciclici (il fiore è composto da 5 verticilli: calice – corolla – androceo biverticillato (= obdiplostemonia) – gineceo), ermafroditi (in Stellaria dicranoides sono unisessuali), attinomorfi, dialipetali ed eteroclamidati con calice e corolla ben differenziati.
• Calice: i sepali sono 5 e liberi fra di loro e di forma lanceolata. Il colore prevalente è verde ma in alcune specie è viola o rosso.
• Corolla: i 5 petali sono più lunghi, o uguali o più corti dei sepali e sono divisi a volte fino alla base in modo che ad un esame superficiale sembra che il fiore abbia 10 petali; il colore della corolla è normalmente bianco.
• Androceo: gli stami sono in numero variabile da 3 a 10.
• Gineceo: l’ovario è supero e sincarpico; gli stili sono 3.
• Impollinazione: l’impollinazione è entomogama e avviene mediante ditteri.
Il frutto è una capsula di forma ovoidale – oblunga con apice acuto. Si apre tramite 6 valve. I semi hanno nella maggior parte dei casi un colore bruno – rossastro scuro e sono subrotondi.
Le specie di questo genere si trovano in tutto il mondo, ma in preferenza nelle regioni nord – temperate. In Italia sono diffuse su tutto il territorio preferibilmente in zone umide e ombrose.